Le funi in acciaio per teleferiche trovano ampio utilizzo in molte località di montagna e per il trasporto di materiali in zone impervie.
La loro struttura e dimensioni dipendono dall’utilizzo e dal tipo di teleferica di cui fanno parte ma tutte sono caratterizzate da:
- elevato carico di rottura
- resistenza alla trazione
- ridotta vulnerabilità agli agenti esterni
Fune per teleferica “a caduta libera”
La versione più economica di teleferica “fai da te” viene principalmente utilizzata per trasporti di legna boschiva su pendii più o meno inclinati. In questo caso il movimento del carrello sulla fune fissa (sia a monte che a valle) dipende dalla pendenza e dal peso del carico. Questo metodo consente il trasporto del materiale in tempi piuttosto ristretti, ma la massa trasportabile risulta molto limitata, calcolando anche il fatto che l’arresto del carrello avviene a valle tramite un apposito “cuscinetto” che assorbe l’urto.
Per questa applicazione vengono impiegate funi in acciaio per teleferiche di tipo spiroidale a 7 o 19 fili, con diametro che può variare da 1 a 10 mm. La scelta dello spessore del cavo per teleferiche dipende da diversi fattori tra cui:
- l’inclinazione della fune
- il carico trasportabile
- la lunghezza della tratta
Per il recupero del carrello, da valle a monte, risulta necessario utilizzare un argano con apposite funi per verricelli forestali in grado di resistere all’attrito con superfici irregolari e in condizioni di trazione inclinate.
Funi per teleferiche a carrello mobile e fune traente
Questo tipo di applicazione necessita una progettazione professionale e presenta costi nettamente più elevati della precedente ma consente di installare una teleferica duratura nel tempo e in grado di movimentare carichi di svariate tonnellate.
Le teleferiche di questo tipo sono costituite da una o due funi portanti di grande dimensione su cui scorre il carrello e una fune traente che consente il trasporto dei materiali in entrambe le direzioni, anche in zone senza particolari pendenze.